Processo civile telematico

16/07/2014  - Processo Civile Telematico
Nel sito internet del Ministero della Giustizia (tra i link istituzionali raggiungibili direttamente da questo sito internet), nella sezione dedicata al processo telematico è stata pubblicata la circolare del Ministero della Giustizia del 27/6/2014 attinente al deposito digitale degli atti processuali ed ai relativi adempimenti delle cancellerie, emanata a seguito del DL 90/2014.
Il testo della suddetta circolare è scaricabile dal seguente link
File allegato - formato PDF (48Kb)

24/06/2014  - "Linee guida per il deposito atti e documenti attraverso la piattaforma PCT"
Pubblicate le prime “Linee guida per il deposito atti e documenti attraverso la piattaforma PCT” elaborate dal gruppo di lavoro PCT costituito presso il Tribunale di Bari.
File allegato - formato PDF (604Kb)

10/10/2013  - AVVIO DEL PROCESSO TELEMATICO CON VALORE LEGALE - PORTALE DEI SERVIZI TELEMATICI
Con decreto del 10.9.13 il Presidente del Tribunale ha costituito un gruppo di lavoro (composto da magistrati, avvocati e cancellieri) per la elaborazione di linee guida ed attività di informazione – formazione riguardante le trasmissioni telematiche con efficacia legale relative al settore civile.
Al fine di agevolare ed incentivare l’utilizzo del PCT, si invitano i destinatari della presente nota a pubblicizzare con i mezzi più idonei (anche tra CTU, Professionisti ausiliari del giudice, Ordini professionali ed Enti) i servizi già da tempo forniti dal Portale dei Servizi Telematici (http://pst.giustizia.it/PST/) del Ministero della Giustizia.
Nel file allegato, il riepilogo dell'attuale situazione del PCT che interessa il Tribunale di Bari.
Il Presidente Vicario
Dott. Franco Lucafò
File allegato - formato ZIP(478Kb)

Sede pilota di Bari

Il contesto strategico in cui si inserisce il progetto "processo civile telematico" è il complesso "mondo della giustizia". Con siffatto progetto la Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia non intende infatti solo introdurre nuovi sistemi informatici a supporto delle attività delle cancellerie o dei giudici, ma anche offrire uno strumento capace di modificare in modo sostanziale tutto il sistema delle relazioni processuali, così come risultano essere fissate dalle norme di procedura.
Non si tratta pertanto di un progetto interno all'Amministrazione, che da sola, nella sua attività di autodeterminazione, vuole migliorare la qualità dei servizi resi.

Non v'è dubbio che, invero, il progetto "processo civile telematico" è una vera sfida raccolta dalla DGSIA, che ha fatto proprie le istanze di quanti si lamentano degli attuali standard giudiziari per realizzare e mettere a disposizione di tutti gli attori processuali un nuovo strumento di lavoro, completo ed integrato.

Se è vero allora che, nella Direttiva sull'azione amministrativa per l'anno 2003 del Ministro della Giustizia, viene indicato tra gli obiettivi prioritari quello della "riduzione del debito giudiziario", inteso come quantità, ritenuta evidentemente anomala, di procedimenti contenziosi civili pendenti presso gli uffici giudiziari del territorio nazionale, è ragionevole ipotizzare che "il processo civile telematico" possa rappresentare la premessa necessaria per avere un sistema giudiziario più efficiente, a parità di risorse umane utilizzate.

In dettaglio, con il Processo Civile Telematico si intende giungere ai seguenti risultati:

  1. gestione in forma digitale delle informazioni connesse a tutte le fasi di un procedimento civile;
  2. gestione telematica di tutte le comunicazioni e gli scambi informativi tra i diversi "attori" coinvolti in un procedimento civile ( giudici, avvocati, cancellieri, ufficiali giudiziari, ecc. );
  3. semplificazione delle attività relative ai procedimenti civili;
  4. diffusione delle informazioni;
  5. riduzione delle attività a basso valore aggiunto connesse alla continua manipolazione delle carte;
  6. accrescimento della trasparenza e della certezza della dimensione temporale degli atti e del procedimento.

Il progetto richiede competenze multidisciplinari e risorse disparate, dotazioni hardware e software, adeguamenti normativi, apporto di professionalità diverse, sperimentazioni in laboratorio, formazione e socializzazione degli attori coinvolti.

In Italia sono state individuate sette sedi giudiziarie pilota per la sperimentazione.
Tra queste è stato prescelto il Tribunale di Bari, presso cui il progetto complessivo si è venuto realizzando secondo due diversi piani attuativi: quello tecnico e quello organizzativo. Per quanto riguarda il primo, quello tecnico, si sono venute realizzando alcune componenti software ( l'evoluzione del SICC, una repository documentale minimale, un nuovo Polisweb ).
Per quanto riguarda il secondo aspetto, quello organizzativo, anche presso il Tribunale di Bari (come per le altre sedi pilota ), è stato istituito un "laboratorio", destinato ad avere significativa valenza, in quanto costituente "gruppo di lavoro" ( di cui fanno parte magistrati, avvocati, cancellieri e personale tecnico ) in grado di rilevare le criticità presenti nel tribunale, nell'auspicio/certezza che tutti gli "attori" del processo abbiano consapevolezza delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, nonché della circostanza che, solo attraverso una vera rivoluzione culturale, che imponga una azione congiunta ed integrata, possa essere data una svolta decisiva al processo civile.

Riguarda al Processo Civile Telematico il sito mette a disposizione i seguenti File: